lunedì 15 febbraio 2016

Diamo i numeri

Come buona parte degli sport, anche il calcio ha la sua bella dose di stranezze. Modi particolari di entrare in campo o in posizioni prestabilite, infilarsi prima una scarpa piuttosto che un altra.
In questo articolo ci occuperemo dei numeri di maglia scelti dai calciatori...



Ha scherzato sul suo cognome Fabio Gatti, che lungo tutta la sua carriera ha indossato il numero 44 citando la famosa canzone dello Zecchino d'oro! Disse alla Gazzetta: "Ho scartato il 4 perché 'quattro Gatti' mi faceva tristezza. Avrei voluto il 5, però poi ho ceduto ai miei compagni, che un po' per prendermi in giro, un po' per affetto, spingevano per il 44. Loro mi cantano sempre 'quarantaquattro gatti'..." Regista ordinato, viene ricordato soprattutto per gli anni trascorsi a Perugia, dove esordì in prima squadra nel 1999 e in serie A nel 2001 a soli 19 anni; riuscì anche a collezionare otto presenze con l'Under 21. Dopo la retrocessione del Perugia, scese in serie C nel 2004 aggregandosi ad un progetto ambizioso come quello del Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis, ma con l'arrivo del tecnico Edy Reja al posto di Giampiero Ventura, le sua posizione in squadra si fa più complicata e retrocede tra le riserve. Da allora, comincia a  girovagare nella provincia italiana tra serie B e C, ritorna anche nell'amata Perugia nel biennio 2008-2010, prima di eclissarsi lentamente...

Interessante anche il caso di Mohammed Kallon. Numero di maglia all'Inter: il 2. Quando gli fecero notare che era un numero solitamente riservato ai difensori, l'anno successivo cambiò radicalmente e scelse...il 3! Attaccante originario della Sierra Leone, Kallon si mise in luce allo Zurigo, campionato svizzero di serie B e venne acquistato dall'Inter (che all'epoca non ci pensava troppo ad acquistare stranieri vagamente promettenti) e subito girato in prestito al Bologna: l'impatto con la serie A è brutale (due presenze, zero gol, molto fumo e poco arrosto), meglio ripartire dalla B con il Genoa dove comincia a farsi valere (10 reti) e al Cagliari in serie A (8 reti). Ancora un prestito nella stagione 1999/00 quando finisce alla Reggina, al suo debutto assoluto nella massima serie, ed esordio con botto: 1-1 contro la Juventus a Torino e primo gol storico segnato proprio da Kallon! Chiuderà con 11 reti. A seguire ancora una buona stagione a Vicenza prima del ritorno a Milano; una prima stagione discreta (28 presenze, 9 reti), poi nella stagione successiva viene pizzicato dall'anti-doping che lo squalifica 6 mesi perché positivo al nandrolone. In pratica la sua avventura italiana si chiude qui, raccoglie ancora 5 presenze senza segnare la stagione successiva prima di essere ceduto al Monaco. Dopo diverse esperienze all'estero rientra in patria nel...suo club: nel 2002 comprò per 30.000 $ il Sierra Fisheries, ribattezzato in Kallon Football Club di cui è tuttora il presidente!

Una scelta molto particolare fu quella dell'attaccante cileno Ivan Zamorano. L'arrivo di Ronaldo all'Inter fu veramente un evento epocale e bisognava ovviamente cercare di soddisfare le sue richieste; su un punto il fenomeno brasiliano era stato chiaro: voglio giocare con la maglia numero 9. Zamorano, che aveva indossato la maglia fino a quel momento e a cui era ovviamente affezionato, non può che obbedire. Ma pur di non rinunciare al 9 ecco il colpo di genio: scelse il numero 18 inserendo il segno + tra i due numeri!


Fonti: FTBPro