domenica 29 novembre 2015

METEORE - Nello Russo

Puntate precedenti: Fabricio Coloccini

Difficile trovare una meteora più meteora di Nello Russo. La carriera di questo attaccante nato nel 1981 in un paese in provincia di Milano, è sostanzialmente riassumibile in un unico giorno: il 5 dicembre 1999. Dopo tutta la trafila nelle giovanili dell'Inter è arrivato il momento dell'esordio in prima squadra. L'Inter di quella stagione (32 giocatori in rosa!) aveva un reparto attaccanti incredibile: Ronaldo, Roberto Baggio, Christian Vieri, Alvaro Recoba e Ivan Zamorano (più Adrian Mutu acquistato durante il mercato invernale); difficile per un diciottenne trovare spazio in mezzo a questi campioni anche se per l'esordio di Russo si verificano alcune fortunate circostanze: 1) pochi giorni prima, il fenomeno brasiliano Ronaldo si ruppe il tendine rotuleo del ginocchio destro. Rientrerà cinque mesi dopo contro la Lazio, ma subirà un terribile infortunio che lo terrà lontano dai campi per un anno. 2) i pessimi rapporti tra Baggio e l'allenatore Lippi (di cui parlerò in un altro post)...

Torniamo a quel famoso 5 dicembre. Recoba apre le marcature con un bel gol segnato incredibilmente col destro (lui, mancino purosangue) e raddoppia Vieri sul filo del fuorigioco. 2-0 e l'Udinese che sembra piuttosto arrendevole. Secondo la tipica mentalità italiana, l'occasione ideale per far giocare qualche minuto ad un giovane per poi vantarsi in sala stampa (piuttosto che responsabilizzarli e farli partire dall'inizio della partita). Comunque Russo entra al 30' della ripresa al posto di Recoba; ultimo minuto della partita, Vieri parte col pallone in un'azione piuttosto confusa, la palla carambola a centro area e Russo insacca con un preciso diagonale che non lascia scampo a De Sanctis. Come farebbero tanti ragazzi che segnano all'esordio in prima squadra, è incredulo quando esulta, si mette le mani tra i capelli prima di essere travolto dai compagni...

Probabilmente in tanti hanno preso un abbaglio quel pomeriggio e hanno scambiato quel bravo calciatore per un campione che evidentemente non è. Forse quei paragoni letti sui giornali (Van Basten, Serena, Vieri) hanno fatto perdere la bussola al giovane milanese. Addirittura Baggio che si sente scavalcato da Russo nelle preferenze di Lippi (lo ha ammesso lui stesso nella sua biografia). Quello che è sicuro è che quel giorno di dicembre resta l'unica sua presenza in serie A (Lippi non lo ripropone più) e dalla stagione successiva comincia il giro d'Italia nella speranza di tornare da protagonista a San Siro.

Si comincia con la serie C: Lecco, Arezzo, Viterbese, Lumezzane...ma la tanto attesa consacrazione non arriva. A 24 anni arriva al Crotone in serie B, ci sarebbe ancora tempo per una svolta positiva, ma la carriera di Russo non decolla: Albinoleffe, Spezia, Pescara, Padova, ancora Crotone. Niente da fare, pochissimi gol segnati; torna in serie C al Monza ma dopo due stagioni il club brianzolo rescinde il contratto. Adesso Russo gioca coi dilettanti del Mapellobonate. Eppure potrà raccontare di essere stato allenato da Lippi, di aver giocato con Baggio e Ronaldo e di aver segnato al portiere che nel 2013-14 ha subìto meno gol...

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