Tutti (non esageriamo...molti) conoscono Alfonso Pecoraro Scanio, ex leader dei Verdi ed ex Ministro delle Politiche agricole. Però non tutti sanno che suo fratello Marco per anni è stato il fratello famoso della famiglia.
Centrocampista cresciuto nelle giovanili dell'Inter (l'Inter non si fa mai scappare i grandi talenti...), debutta a
20 anni in serie A nel 1981-82 con l'Avellino. Viene mandato in prestito in C1 al Rimini dove incrocia...Arrigo Sacchi! Il profeta di Fusignano lo fa giocare tanto (29 presenze) e ottiene anche 3 gol. La stagione successiva ancora C1 stavolta con la Salernitana; le tre stagioni successive ritorna in Irpinia ma raccoglie poche presenze (15 in tutto), quindi scende di categoria e disputa due stagioni con Cagliari e Genoa. All'inizio della stagione 88-89 torna alla Salernitana in C1, e nel 1990 conquista la promozione in B. Ad ottobre del 1991 finisce all'Ancona e al termine di una bella stagione viene promosso in serie A, prima volta di sempre della squadra marchigiana in serie A. Promozione centrata al Dall'Ara di Bologna, davanti ad un incredibile folla di più di 10.000 tifosi che invasero la città, mostrando una passione incredibile nonostante la pioggia.
L'Ancona retrocede subito, ma nella stagione successiva (1993-94) riuscirà incredibilmente ad arrivare in finale di coppa Italia: dopo aver eliminato Giarre, Napoli, Avellino, Venezia e Torino, arrivano in finale contro la Sampdoria che all'epoca era una delle grandi del campionato, ma il formato della finale (andata e ritorno) concede poche possibilità ai biancorossi che riescono a pareggiare 0-0 in casa ma perdono 6-1 a Marassi (Gullit, doppietta di Lombardo, Vierchowod, Bertarelli ed Evani per la Samp, gol della bandiera di Lupo per l'Ancona).
Marco Pecoraro Scanio ad ottobre del 1994 si trasferisce al Lecce e a fine stagione annuncerà il suo ritiro dal calcio. E nel 2006 viene eletto Senatore.
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