mercoledì 11 settembre 2013

La dinastia degli Aubameyang

Dopo la tripletta all'esordio in Bundesliga (un impresa riuscita solo ad altri sei calciatori prima di lui), è finito sotto i riflettori Pierre-Emerick Aubameyang, nuovo acquisto del Borussia Dortmund acquistato in estate dal Saint-Etienne per 14 milioni. Ma Pierre-Emerick è solo l'ultimo degli Aubameyang a far parlare di sé...

Il padre. Pierre François Aubameyang è stato un modesto difensore, nato in Gabon nel 1965. Anni di militanza in giro per il mondo, con una grande militanza nello Stade Lavellois in Francia dal 1984 al 1991, fino a quando nel 1996-97 finisce a giocare nella Triestina, in serie C2 e qui la vita di Pierre cambia radicalmente. Dopo aver perso un volo diretto per Parigi all'aeroporto di Trieste, si dirige verso l'aeroporto di Venezia per prendere un altro aereo; qui, Ariedo Braida, direttore sportivo del Milan, lo scambia per il calciatore rossonero George Weah; resosi conto dell'errore Braida decide comunque di offrire un passaggio fino a Venezia al gabonese e durante il tragitto, Pierre parla al dirigente milanista dei suoi tre figli. Braida incuriosito dalla parlantina di Aubameyang, decide di dargli fiducia e nel giro di pochi anni i suoi tre figli giocheranno con la maglia del Milan (con scarse fortune), mentre Pierre è tutt'ora nello staff degli osservatori del Milan, col compito di scovare i giovani talenti francesi e africani. 



Catilina. Nome da senatore romano, il maggiore dei fratelli Aubameyang è arrivato in Italia nel vivaio della Reggiana nel 1998. Nel 2000 viene acquistato dal Milan, dove viene inizialmente parcheggiato in primavera. Esterno di centrocampo, provato da Ancelotti anche come terzino, ma i limiti tecnici del giocatore erano evidenti. Nonostante tutto colleziona una presenza in coppa UEFA e l'anno successivo una in Champions League e una in campionato (contro il Piacenza, persa 4-2 con Ancelotti che schierava tutte le riserve possibili in vista della finale di Champions poi vinta ai rigori contro la Juve). A Milano, Catilina viene ricordato soprattutto per una scazzottata con Gattuso: prima di una partita contro il Bayern Monaco nell'ottobre 2002, Ringhio si arrabbiò dopo una serie di brutte entrate del gabonese che gli rispose per le rime...dentro lo spogliatoio volarono gli stracci! Dopo la breve esperienza rossonera, inizia la parabola discendente: Triestina (serie B), Rimini (serie C1) e Ancona (C2), prima di lasciare l'Italia per la Svizzera (Lugano e Chiasso), poi il ritorno in Gabon al 105 Libreville con tanto di campionato vinto, la Francia (Paris FC, Ajaccio e Gazelek Ajaccio), fino al ritorno in patria con l'FC Sapins.



Willy. Attaccante classe '87, nel 2005 entra nelle giovanili del Milan e si mette in mostra nel trofeo Berlusconi 2006, la classica partita di inizio stagione contro la Juventus. Nel 2007-08 entra nella rosa della prima squadra ma gioca solo una partita di coppa Italia contro il Catania. Cominciano la serie di prestiti: Avellino in serie B (30 presenze ma solo un gol), l'Eupen (seconda serie belga), il Monza (serie C1), il Klimarnock in Scozia, poi il ritorno in patria al FC Sapins col fratello maggiore Catilina. Sembrava destinato ad una carriera migliore, Filippo Galli (suo allenatore ai tempi della primavera del Milan) parlava molto bene di lui, Galliani affermò che in caso di squalifica per doping di Borriello, "Willy resterà con noi tutta la stagione". Tenuto in buona considerazione, ma non è mai esploso. 



Pierre-Emerick. Il migliore dei tre, se ne accorge subito anche il padre ("a livello tecnico è certamente il più bravo dei tre"). Arriva nella primavera del Milan nel gennaio 2007, capocannoniere della Champions Youth Cup del 2007, nel 2008-09 va in prestito al Digione (seconda serie francese), l'anno successivo al Lilla e nel 2010-11 al Monaco senza impressionare. Il suo girovagare in prestito finisce quando approda al Saint-Etienne nel gennaio 2011. Il suo cartellino viene acquistato dalla squadra francese a prezzo di saldo (2 milioni di euro) e Pierre ripaga la fiducia realizzando in due stagioni 16 e 19 gol. Ad oggi conta 33 presenze e 12 gol in nazionale, quella del Gabon (avrebbe potuto anche essere convocato dalla nazionale francese, con la quale aveva disputato una partita con l'under 21) e un'esperienza alle Olimpiadi di Londra 2012...Il migliore della famiglia, e l'unico a non aver mai giocato nella prima squadra rossonera, qualche domanda a Milanello dovranno pur farsela...



P.S: una curiosità, il 17 Novembre 2010 in occasione della partita persa contro il Senegal 1-2, tutti e tre i fratelli Aumbameyang sono scesi in campo per il Gabon!

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