sabato 30 marzo 2013

I GRANDI ACQUISTI DELL'INTER - Nelson Rivas

Per un breve periodo, tale Nelson Enrique Rivas López, per tutti Nelson Rivas, ha giocato nell'Inter; dal 2007 al 2009 ha vestito i colori nerazzurri, facendo assaggiare i suoi tacchetti agli attaccanti e facendo capire a tutti perchè lo chiamavano "Tyson".

Non è un fotomontaggio...
Ha persino vinto due scudetti e due Supercoppe italiane, ma è anche vero che le concorrenti dell'Inter negli anni dopo Calciopoli, sembravano delle squadre di dopolavoristi. Con tutto il rispetto per le squadre di dopolavoristi. In Colombia, patria del simpatico Nelson, all'annuncio dell'accordo con l'Inter pensavano ad uno scherzo...

Ha collezionato qualche presenza in Champions League, riuscendo a giocare contro il Manchester United. Ryan Giggs, leggendo le formazioni si è lasciato sfuggire: "Rivas who?". E poi l'ha asfaltato...

Nelson, il pallone è quello rotondo...
Nel 2009-10, è andato in cerca di fortuna a Livorno: subito retrocesso. Ora è a guadagnare gli ultimi soldi in MLS, al Montreal Impact. L'anno scorso ha cominciato ad ambientarsi nel nuovo campionato con una testata di riscaldamento ad Antoine Hoppenot di Philadelphia; quest'anno è pronto a mostrare il meglio del suo repertorio. E sì...il suo collega di reparto è Alessandro Nesta. 

mercoledì 27 marzo 2013

LO SAI CHE? - Francisco Sandaza

Si sa che a Glasgow la rivalità tra i tifosi delle due squadre cittadine (Celtic e Rangers) è totale. E in mancanza del derby, visto il fallimento dell'anno scorso dei Ragers, ci si diverte come si può. Ad esempio facendo scherzi telefonici.
Un tifoso dei Celtic, ha chiamanto Francisco Sandaza, attaccante dei Rangers, spacciandosi come manager di una fantomatica squadra straniera. A far inferocire i tifosi, sono state le parole di Sandaza, felice di giocare per i Rangers, ma che si è detto disponibile a cambiare squadra nel caso si presentasse una squadra più prestigiosa dei Rangers attuali (che adesso militano nella Third Division, quarta categoria del calcio scozzese) e di uno stipendio maggiore. Per il club ce n'è abbastanza per sospenderlo, almeno fino a quando non verrà conclusa l'indagine su questa bizzarra storia, ma la sensazione che per il simpatico Francisco l'avventura a Glasgow sia decisamente compromessa. La telefonata è ascoltabile su youtube; che sia un fan di Beppe Grillo questo tifoso dei Celtic?

Sandaza in posa tra i tifosi, prima che venisse messa una taglia sulla sua testa...

lunedì 25 marzo 2013

R.I.P. - Paolo Ponzo

Nato l'11/03/1972 a Cairo Montenotte (SV), è stato uno di quei calciatori che ha fatto davvero la gavetta. Ha iniziato nei dilettanti con il Vado nel 1988-89. Si mette in luce fino ad essere acquistato nel 1991-92 dal Genoa pieno di grandi nomi (Panucci, Fortunato, Signorini, Branco, Eranio, Evani e dalla formidabile coppia gol Skuhravy-Aguilera). Un livello troppo alto per Ponzo che viene ceduto la stagione successiva al Montevarchi. Rimane per tre anni in C2 senza mai raggiungere la promozione, per cominciare poi la sua avventura lungo la via Emilia; prima due anni in serie B a Cesena, quattro presenze al Ravenna nel 97-98 e la cessione a Gennaio alla Reggiana (dove resta tre anni), una breve parentesi al Savoia e poi l'approdo al Modena. Siamo nella stagione 2000-01, e i canarini vivacchiano da troppi anni in serie C1. Con una grande stagione, arriva subito la promozione in serie B: in squadra giocavano Nicola Legrottaglie, Omar Milanetto, in attacco Andrea Fabbrini e Ciro Ginestra, in panchina Gianni De Biasi. Squadra in linea di massima confermata anche l'anno successivo con alcuni innesti: "Matusalemme" Ballotta (dall'Inter!), Stefano Mauri prelevato dal Meda, e Diomansy Kamara (che dopo tre anni a Modena ha trovato importanti ingaggi in Inghilterra, al Portsmouth, West Bromwich, Fulham e anche Celtic! oltre ad una cinquantina di presenze con la nazionale del Senegal). Grazie a questi acquisti e ad un Fabbrini da 16 gol (uno in più di Di Natale dell'Empoli e di Miccoli della Ternana), il Modena si classifica secondo dietro il Como del capocannoniere Lulù Oliveira (23 gol) e viene promosso in serie A. Ponzo era un titolare fisso di questo Modena che ha centrato l'impresa del doppio salto dalla C alla A: 33 presenze in serie C e 35 in serie B. Debutta quindi a 30 anni in serie A ma senza nessun timore reverenziale, colleziona 29 presenze e il Modena si salva tranquillamente mostrando anche un ottimo calcio (attacco cult: oltre a Fabbrini e Kamara, Giuseppe Sculli, Fabio Vignaroli e Carlo Taldo). Ma l'anno successivo la magia è svanita e il Modena retrocede; Ponzo resta anche la stagione successiva, poi nel 2005-06 torna in C1 allo Spezia dove centra subito la promozione. Rimane altri due anni, poi torna alla Reggiana, dove smette nel 2009. Ci ripensa dopo un anno sabbatico per giocare nel 2010-11 col Savona, a casa sua. Finita la stagione, continua a lavorare col Savona come responsabile del settore giovanile.

Era un centrocampista che correva tanto, tantissimo e per un destino beffardo è morto correndo. Ieri pomeriggio, mentre si svolgeva la gara podistica della Maremontana, Ponzo ha accusato un malore, probabilmente un infarto e si è spento in serata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure a 41 anni. A soli 41 anni.


sabato 16 marzo 2013

I PATACCARI - Adnan Adel Aref Al Qaddumi

Di pataccari, la storia recente del calcio italiano comincia ne è piena. Pataccari, imbroglioni, delinquenti, chiamateli come volete.
L'ultimo in ordine di tempo è lo sceicco Adnan Adel Aref Al Qaddumi, che ha tentato di avvicinarsi alla Roma. Il copione è il solito:
1) La dichiarazione d'amore e l'entusiasmo dei tifosi - "Con Roma c'è un legame speciale" dice lo sceicco, "Faremo grandi cose". Che bello, quanto ammmore! E ovviamente anche gli ultrà non stanno nella pelle e appena sentono la parola "sceicco", si immaginano nella loro squadra i grandi campioni. Il problema è quando anche nelle redazioni dei giornali sportivi ci sono i tifosi, ma questo è un altro problema...

Orgasmi multipli nella redazione del Corriere...

2) Il momento dei dubbi - I problemi cominciano quando alle dichiarazioni roboanti non seguono i fatti; in questo caso molti si sono fatti delle domande quando, a fronte dei presunti 2 miliardi di euro di patrimonio personale, si è scoperto che l'abitazione di al Qaddumi é un appartamento a Cordigliano (provincia di Perugia) di due camere, cucina e bagno e la moglie è un'impiegata comunale...non proprio una vita da sceicco! Insospettiva anche il fatto delle mancate acquisizioni dell'Acqua Marcia e dell'hotel Eden a Roma e il fatto che, a parte queste poche notizie, di lui non si sapeva nulla. Altri dubbi quando lo sceicco avrebbe preteso un ruolo all'interno della società per Michele Padovano, ex Juve, ma soprattutto condannato a 8 anni per traffico di stupefacenti e pupillo di Moggi (e non so quale delle due cose è peggio...)

3) Il bidone - Entro il 14 Marzo avrebbe dovuto sborsare 50 milioni di euro...Ma da qualche giorno di Al Qaddumi non si ha nessuna notizia...Strano, vero?

4) L'indagine della magistratura - Accusa di aggiotaggio, viste le forti oscillazioni del titolo in Borsa, iniziate con la notizia dell'arrivo dello sceicco.

Non ditemi che voi vi fidereste di uno così!

Addio Adnan, torna nel tuo bilocale di Cordigliano!

giovedì 14 marzo 2013

Habemus blog!

Dunque, habemus Papam! E habemus anche questo blog... Senza dilungarmi troppo, racconterò qualche storiella, posterò foto e video, ci divertiremo, vedrete!
Ma cominciamo subito: vista l'ingombrante concomitanza, omaggiamo il nuovo beniamino di tutto il mondo e di tutti i giornalisti, Jorge Mario Bergoglio, con la foto dove mostra orgogliosamente lo stemma del San Lorenzo, gloriosa squadra argentina...
Chiarissimo il tentativo di influenzare gli arbitri argentini...
Una squadra che secondo i calcoli della rivista argentina Olé, si classifica alle spalle di Boca Juniors e River Plate per numero di spettatori, conteggiati dal campionato 1931 fino al 2006, con 33.207.509 spettatori...tra questi anche il nuovo Papa...

No, non è la tessera della P2...

A proposito di San Lorenzo, l'ultima gioia risale all'ormai lontano Clausura 2007: guidato da un attacco atomico formato da Ezequiel Lavezzi e dal grandissimo Gaston "La Gata" Fernandez e allenato da Ramon Diaz, il San Lorenzo stacca tutti e vince con 6 punti di vantaggio sul Boca Juniors pieno di tanti volti noti: in difesa Matias Silvestre e Hugo Ibarra (fortissimo terzino destro argentino, purtroppo mai visto in Italia, ma protagonista del Monaco che ha raggiunse la finale di Champions League 2004, 4 Libertadores vinte col Boca!); a centrocampo oltre a Ever Banega, talento mai del tutto esploso e Juan Roman Riquelme, c'erano anche due meteore del campionato italiano, Nicolas Bertolo (qualche apparizione mai del tutto convincente col Palermo, prima di un piccolo inconveniente con la giustizia italiana...ora gioca in Messico al Cruz Azul...), e Jesus Datolo, semplicemente ridicolo nelle sue 22 presenze col Napoli nel 2009 e 2010...In attacco poi, tante vecchie conoscenze del Genoa: Rodrigo Palacio, Mauro Boselli (autore del gol che al 96' ha praticamente condannato alla retrocessione i rivali Sampdoria, diventando di conseguenza un idolo per i tifosi del Grifone, soprannominato senza troppa fantasia "Il retrocessore"...attualmente è in prestito al Palermo) e Lucas Pratto (1 gol in 14 presenze nella stagione 2011-12). Genoa che aveva acquistato anche Lavezzi, e ad un prezzo incredibile: 1 milione di euro nel 2004, girato in prestito annuale al San Lorenzo, nel 2005 avrebbe dovuto completare l'attacco dei liguri appena promossi in serie A insieme a Diego Milito e a Lucas Rimoldi! Un attacco da comprare in blocco al fantacalcio...poi l'accusa di combine e la retrocessione del Genoa in C, Milito che va in Spagna al Saragozza, e Lavezzi che torna al San Lorenzo per 1,2 milioni...peccato!