sabato 15 giugno 2013

So long, Mido!

Signori, ha appeso le scarpe al chiodo un grande talento di questo sport che tanto ci piace...Abdelamid Hossam Ahmed Hussein, meglio conosciuto come Mido!

Egiziano, nato nel 1983, si ritira quindi a soli 30 anni, davvero pochi, ma del resto la sua carriera era in parabola discendente da molti anni... Si mette in mostra giovanissimo in patria allo Zamalek e viene acquistato nel 2000 dai belgi del Gent per poi passare all'Ajax la stagione successiva. Ad Amsterdam però cominciano i problemi: del resto trovarsi in squadra "teste calde" come Zlatan Ibrahimovic e Andy van der Meyde, non aiuta. Come ricorda van der Meyde nella sua biografia, Mido e Ibrahimovic si sfidavano in folli corse in macchina sulle strade della periferia di Amsterdam. Ma i due attaccanti ci mettono poco a litigare, e al termine di una discussione piuttosto animata dopo una sconfitta contro il PSV Eindhoven, l'egiziano lancia un paio di forbici contro lo svedese, che per fortuna si conficcano nel muro. Ibra nella sua biografia, a proposito di Mido: "E' come me, ma peggio".


Lascia l'Ajax ma continuano i problemi disciplinari e non poteva mancare uno scazzo con Didier Drogba suo compagno di squadra al Marsiglia nel 2003-04: prima erano amici, poi quando Drogba ha conquistato le simpatie dell'allenatore Anigo e il posto da titolare, l'ivoriano ha rivelato che Mido non gli rispondeva più al cellulare. Quando Ibrahimovic arriva alla Juve nell'estate 2004, anche Mido arriva in Italia acquistato dalla Roma (squadra che per tanto tempo aveva seguito Ibrahimovic). Ovviamente la presentazione dell'egiziano è sopra le righe e Mido non si tira indietro nel confronto col suo "rivale": Ibrahimovic è bravo ma io segno di più! A Roma 8 presenze e 0 reti...


Altri problemi anche in nazionale. Durante la coppa d'Africa 2006, Mido ha avuto una discussione col suo commissario tecnico Shehata a causa di una sostituzione non gradita nella semifinale contro il Senegal; l'Egitto poi ha vinto il torneo e Mido ha guardato la finale dalla tribuna. Dopo due buoni stagioni col Tottenham (dal 2005 al 2007), la carriera dell'attaccante egiziano è stata uno stanco trascinarsi nella vana speranza di f
Middlesbrough, Wigan, Zamalek, West Ham, ancora Ajax e ancora Zamalek, prima di chiudere quest'anno con il Barnsley (seconda categoria inglese). Lascia con 23 gol in 51 presenze con la nazionale e tanti rimpianti per un talento che doveva essere fruttato molto meglio...

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