giovedì 14 novembre 2013

Di padre in figlio...e forza Islanda!

Che sia ben chiaro: stasera e martedì 19 si tifa Islanda! Mi dispiace per la Croazia che è una squadra che stimo ed è piena di tanti buoni giocatori (su tutti Modric, Mandzukic e Kovacic). Oltretutto ricordo con grande piacere la squadra che raggiunse le semifinali del Mondiale francese del 1998. Boban, Suker, Prosinecki, Stanic, Jarni... insomma una squadra spettacolare che se non avesse incontrato la Francia in semifinale....chissà!
Ma non divaghiamo, stasera cominciano gli spareggi per le qualificazioni ai Mondiali 2014, per adesso il risultato più alto mai raggiunto dalla nazionale del nord Europa, che non si è mai qualificata per nessuna grande manifestazione (Mondiali, Europei o Giochi Olimpici): la squadra dispone soprattutto di un buon potenziale offensivo, grazie a giocatori come Sigthorsson dell'Ajax e Finnbogason dell'Heerenven, per lui 11 gol in 8 partite in questo avvio di stagione e 28 in 35 partite l'anno scorso; molto importanti anche gli "italiani" Bjarnason (Sampdoria) e Halfredsson (Verona), oltre a Sigurdsson importante giocatore del Tottenham.

Ma l'Islanda è entrata nella storia anche per una storica partita giocata nel 1996. Durante un amichevole disputata davanti a 500 (!) spettatori a Tallin, capitale dell'Estonia, la nazionale locale ospita l'Islanda. Titolare in attacco l'ultra trentenne Arnor Gudjohnsen, idolo islandese autore di centinaia di gol durante la sua carriera. La storia viene scritta quando al 17° minuto della ripresa, esce Gudjohnsen ed entra...Gudjohnsen! Il figlio Eidur, ad appena 17 anni subentra a suo padre che uscendo dal campo lo abbraccia e lo bacia. E' stata la prima ed unica volta in cui padre e figlio hanno disputato lo stesso match...



Eidur è poi diventato un ottimo attaccante di Chelsea e Barcellona: indimenticabile soprattutto la parentesi inglese, dove ha formato insieme a Jimmy Floyd Hasselbaink una grandissima coppia gol (78 gol in cinque stagioni a Londra e 18 reti in Spagna con un ruolo da riserva di lusso) ed è stato il primo calciatore islandese a farsi apprezzare ai più grandi livelli europei. Gioca tuttora in nazionale ed è con 24 gol il recordman per quanto riguarda le reti segnate in nazionale (terzo in classifica il padre Arnor, 14 reti per lui).

Non si riuscirà però a realizzare il sogno del padre, ossia giocare in campo insieme al figlio. Infatti qualche mese dopo la partita in Estonia, tutti e due i Gudjohnsen vennero convocati per giocare un altra partita ma Eidur non poté rispondere alla convocazione a causa della rottura della caviglia e di una tendinite che non era stata diagnosticata: ritornerà in nazionale solo due anni dopo, ma suo padre si era già ritirato dal calcio giocato...


Aggiornamento: purtroppo l'impresa non è riuscita, dopo lo 0-0 a Reykjavik, i croati si impongono per 2-0 in casa, reti di Mandzukic e Srna. Peccato. Ma la strada è tracciata, speriamo di trovare gli islandesi agli Europei del 2016!

(storia "presa in prestito" da SportVintage)

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