Ci sono delle date che segnano inevitabilmente il destino di una squadra. Per l'Inter c'è il 5 maggio, per la Sampdoria il 22 maggio, che ormai è diventato un incubo visto che tutte le volte che i blucerchiati sono retrocessi il campionato finiva quel giorno...
Stiamo ai fatti. La prima retrocessione avvenne nell'anno 1966 e il campionato finiva il 22 maggio. Stesso giorno anche per il campionato 1977. Nel 1999 il campionato finì solamente un giorno dopo, il 23 maggio, ma i tifosi della Samp possono recriminare per un rigore inventato dall'arbitro Trentalange a favore del Bologna, Ingesson non sbaglia dal dischetto e i doriani retrocedono in serie B. Siamo al campionato 2011, storia di due anni fa. Una stagione partita dai preliminari di Champions League non può finire con una retrocessione anche se il campionato finisce il 22 maggio!, pensavano i tifosi. Invece, dopo l'eliminazione rocambolesca contro il Werder Brema e le cessioni di Cassano e Pazzini nel mercato di gennaio, è arrivata la retrocessione...il 22 maggio.
Attenzione, perché non solo il 22 maggio è rilevante, ma anche la cifra ripetuta nell'anno ('66, '77, '99, '11)! Inoltre, tutti gli allenatori che guidarono la squadra genovese in quelle quattro disgraziate stagioni erano pelati o con pochissimi capelli in testa: Fulvio Bernardini nel '66, Eugenio Bersellini nel '77, Luciano Spalletti nel '99 e il tandem Di Carlo - Cavasin nel 2011...
Nel 1988 la Samp evitò la retrocessione (anzi fece molto bene, visto che arrivò quarta), ma il campionato finiva il 15 maggio. Inutile dire che molti tifosi sampdoriani stanno già guardando con terrore al 22 maggio 2022: è una domenica, ovviamente, ma almeno sperano di avere in panchina uno coi capelli di Fellaini...
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