domenica 26 maggio 2013

La maledizione di Béla Guttman

A Lisbona questa storia staranno cominciando a prenderla maledettamente sul serio questa faccenda. 7 finali perse, record per le squadre europee: 5 finali di Champions League e 2 di Coppa Uefa / Europa League!
"Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d'Europa e il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni", queste le ormai famose parole di Guttmann al momento di lasciare la panchina della squadra portoghese nel 1962 a causa di un mancato riconoscimento economico dopo la conquista della Coppa. Previsione in parte sbagliata, perché il Porto ha vinto due Coppe dei Campioni (1987 e 2004) e due Coppe Uefa (2003 e 2011), segno che (ovviamente) le parole di Guttmann erano più una reazione rabbiosa piuttosto che una maledizione. Comunque è vero che il Benfica non ha ancora vinto la Coppa Campioni da quando l'allenatore lasciò la squadra. E questo comincia ad essere preoccupante. Ecco l'elenco delle finali perse:
1963 - Coppa dei Campioni, 1-2 contro il Milan.
1965 - Coppa dei Campioni, 0-1 contro l'Inter.
1968 - Coppa dei Campioni, 1-4 contro il Manchester United.
1983 - Coppa Uefa, 1-2 contro l'Anderlecht.
1988 - Coppa dei Campioni, 5-6 ai rigori contro il PSV
1990 - Coppa dei Campioni, 0-1 contro il Milan.
2013 - Europa League, 1-2 contro il Chelsea.
Update: bisogna aggiungere all'elenco anche l'ultima finale di Europa League. Quindi...
2014 - Europa League, 2-4 ai rigori contro il Siviglia

Prima della finale del 1990, il grande Eusebio, giocatore che ha fatto vincere al Benfica la sua ultima Coppa Campioni nel 1962, è andato a Vienna a pregare sulla tomba di Guttman, sperando in una revoca della maledizione. Senza risultato.


Tentare di ricostruire la carriera di Guttman è semplicemente impossibile, o almeno ci vorrebbero due o tre post per parlarne dettagliatamente. Cercando di essere molto sintetici:
  • Nato in Ungheria nel fine '800 (1899), di origini ebraiche, una laurea in psicologia.   
  • Ha giocato negli Stati Uniti negli anni '20, e nel 1929 fu travolto come tanti dalla crisi di Wall Street (da quella brutta esperienza il suo attaccamento al denaro che gli tornerà buono per gli anni da allenatore).
  • Non si hanno notizie di lui durante il periodo dell'Olocausto e quando Hitler invase l'Austria lui allenava una squadra giudaica di Vienna, l'Hakoah; quando gli chiedevano come aveva passato quegli anni difficili, rispondeva che "Dio gli aveva dato una mano"...
  • 22 squadre allenate! Tra queste la mitica Honved, la Nazionale Austriaca come supervisore, in Italia ha allenato Padova, Triestina e Milan, l'APOEL Nicosia a Cipro, il Quilmes (seconda divisione argentina!), il San Paolo in Brasile, il Penarol in Uruguay, il Servette in Svizzera, il Panathinaikos in Grecia. 
  • Quando venne licenziato dal Milan (nonostante la squadra fosse al primo posto) se ne andò dicendo: "Mi cacciano anche se non sono né un criminale né un omosessuale, addio"...
  • Col Benfica ha vinto due Coppe dei Campioni (1961 e 1962), prima squadra ad interrompere il dominio del Real Madrid che aveva vinto tutte le cinque precedenti manifestazioni.
  • Il 4-2-4, entrato nell'immaginario collettivo come modulo adottato dalla nazionale brasiliana, l'ha inventato lui! Lo inventò col San Paolo nel 1957 (e vinse il campionato), il Brasile lo rese famoso ai Mondiali 1958.
  • Ha allenato e lanciato nel grande calcio gente come Puskas, Maschio, Cesare Maldini (acquistato dalla Triestina e schierato titolare nel Milan), Eusebio (che gli venne segnalato dal suo ex calciatore Carlos Bauer mentre Guttmann era dal barbiere)
  • Con Puskas ebbe un diverbio mentre allenava l'Honved; durante l'intervallo disse ad un giocatore di restare negli spogliatoi, insoddisfatto di come giocava, ma Puskas disse al compagno che poteva continuare a giocare anche nel secondo tempo. Guttmann si arrabbiò, durante il secondo tempo salì in tribuna a leggere un giornale, a fine partita prese il tram e se ne andò. Tornò all'Honved qualche anno dopo, proprio quando i carri armati dell'URSS invadevano Budapest...la squadra decise di rimanere fuori dalla "cortina di ferro".
  • Quando allenava il Porto nel 1958-59 vinse il campionato grazie alla differenza reti contro il Benfica...squadra che allenerà l'anno successivo e con la quale aveva raggiunto l'accordo nelle ultime giornate del campionato. Per motivare il suo addio, disse che il clima umido di Oporto era dannoso per la sua salute...
  • Nonostante la "maledizione" lanciata al suo Benfica, tornerà ad allenarlo nel 1965-66, ma l'eliminazione nei quarti di Coppa Campioni contro il Manchester United pose fine al. Prima della gara di ritorno (persa 1-5), per cercare di motivare la sua squadra, fece trapelare le voci secondo le quali la sua squadra era troppo vecchia e appagata per vincere; erano voci per cercare di mettere pressione agli inglesi e per motivare la squadra, ma furono male interpretate proprio dai suoi giocatori; il giochetto non riuscì e la sua squadra venne travolta. 
  • Tornò anche al Porto, ma durante una partita di campionato della stagione 73-74, un centrocampista della sua squadra - Pavao - morì sul campo senza che siano mai state stabilite chiaramente le cause della morte. Il sospetto inconfessabile era l'uso di doping come causa del decesso, anche perché circolavano strane voci anche quando allenava il Benfica. Ovviamente dopo questo tragico episodio si conclude la sua carriera. Morirà nel 1981. 
Dopo sono arrivati Herrera e Mourinho. Dopo. Ma il primo è stato lui.

I cronisti prendono appunti, parla Guttmann

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