sabato 18 maggio 2013

L'incredibile storia del Wigan Atletic

Negli spogliatoi del nuovo stadio di Wembley, all'ingresso della stanza riservata al Wigan, c'era un cartello con scritto: "Fate la storia". Problema: per fare la storia bisogna battere il Manchester City. La squadra ricca, il passatempo dello sceicco (nessuno si ricorda il suo nome...basta che sia uno sceicco e che ci metta i soldi!). Difficile vincere. Diciamo quasi impossibile. Ma è la finale di FA Cup, la coppa nazionale inglese. E' una partita secca, quale altra occasione migliore di questa per "fare la storia"?
Ebbene, parafrasando le parole dell'imperatore giapponese Hirohito che si rivolge ai suoi connazionali sconfitti dalle atomiche giapponesi: "L'impensabile è accaduto, l'inconcepibile si è avverato"... il Wigan ha vinto la prima coppa della sua storia battendo il Manchester City! Il gol decisivo firmato da Watson che insacca con un colpo di testa su calcio d'angolo. Ecco il tabellino della storica partita:

MANCHESTER CITY - WIGAN 0-1 (91' Watson)
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany; Nastasic, Clichy; Yaya Toure, Barry (47'st Dzeko); Silva, Tevez (24'st Rodewell), Nasri (10'st Milner); Aguero. A disp.: Pantilimon, Javi Garcia, Kolarov, Lescott. All.: Mancini
Wigan (4-3-3): Joel; Boyce, Scharner, Alcaraz, Espinoza; McCarthy, Gomez (36'st Watson), McArthur; McManaman, Kone, Maloney. A disp.: Caldwell, Di Santo, Fyvie, Golobart, Henríquez, Ali Al Habsi. All.: Martinez.
Ben Watson ha appena realizzato il gol decisivo
L'attuale presidente del Wigan, Dave Whelan, si era infortunato giocando una finale di FA Cup nel lontano 1960, in uno scontro col giocatore con Norman Deeley del Wolverhampton. I suoi Blackburn Rovers stavano già perdendo 1-0 e dopo l'uscita dal campo di Whelan, la squadra in 10 (all'epoca non erano ancora previste le sostituzioni) cede per 3-0. Chi l'avrebbe mai detto che a 53 anni di distanza, Whelan avrebbe conquistato quel trofeo alla guida del piccolo Wigan? Chi l'avrebbe mai detto che nel 1995, anno in cui acquistò il piccolo club inglese allora militante in quarta divisione, avrebbe sfidato e battuto il ricchissimo Manchester City? Chi l'avrebbe detto che uno degli acquisti dell'estate 1995, Roberto Martinez (acquistato insieme ad altri due calciatori spagnoli, Isidro Diaz e Jesus Seba), sarebbe diventato l'allenatore di questa storica giornata?

Whelan esce per infortunio nella finale di FA Cup del 1960

Il Wigan sbarca per la prima volta in Premier League nel 2005-06: la squadra sembrava destinata ad una precoce retrocessione, invece mostra sprazzi di ottimo calcio e chiude ad un sorprendente decimo posto. Bomber della squadra Henri Camara con 12 gol, in difesa si mettono in mostra il futuro nazionale inglese Leighton Baines, Andreas Granqvist (attualmente al Genoa) e qualche presenza anche per Reto Ziegler (bravissimo alla Sampdoria, solo una meteora alla Juve). L'anno dopo la squadra viene rinforzata con Emile Heskey (attaccante nel giro della Nazionale) ma la salvezza arriva solo all'ultima giornata con la vittoria sul campo dello Sheffield poi retrocesso: le imprese, come abbiamo visto, riescono abbastanza bene a questa squadra. Comincia a farsi un nome di squadra che punta su giocatori "esotici": oltre a Camara (Senegal) sono presenti in squadra due australiani (il portiere John Filan e il centrocampista Josip Skoko), Emmerson Boyce (difensore nato in Inghilterra ma genitori delle Barbados, nazionale per la quale ha giocato), il nigeriano Julius Aghahowa (attaccante velocissimo ma poco concreto sotto porta) e soprattutto l'ecuadoregno Antonio Valencia (da tre anni, degnissimo giocatore del Manchester United). L'anno dopo arrivano i centrocampisti Salomon Olembé (Camerun) e Wilson Palacios (Honduras come il difensore Maynor Figueroa) e il giamaicano Marlon King per rinforzare l'attacco.
Nel 2008-09 la rosa annovera giocatori transitati per breve tempo anche in Italia come Olivier Kapo (ex Juve) e Mido (ex Roma) e mentre continuano gli acquisti internazionali (arrivano il portiere ghanese Richard Kingson, il centrocampista sudcoreano Won-Hee Cho e l'attaccante egiziano Amr Zaki), il colpo più significativo è l'acquisto del colombiano Hugo Rodallega. Comprato per 4,5 milioni di sterline dai messicani del Necaxa, diventa in poco tempo il leader del Wigan. Nel 2005 Rodallega entra a far parte della squadra che disputerà i Mondiali Under 20, e all'epoca era lui la stella della squadra e non i vari Falcao, Guarin, Zapata e Zuniga; la Colombia sarà eliminata agli ottavi di finale contro l'Argentina di Messi (futura vincitrice del torneo) con un gol al 93' di Barroso. Rodallega si era un po' smarrito dopo l'ottimo inizio al Deportes Quindio e al Deportivo Calì a 20 anni, poi due stagioni deludenti in Messico col Monterrey e con l'Atlas, prima del ritorno ai suoi livelli col Necaxa, fino allo sbarco in Inghilterra, dove mette in mostra il suo talento.

Hugo Rodallega
Ma torniamo al Wigan: nella stagione 2009-10 approda in panchina il nostro Roberto Martinez, solita infornata di giocatori da tutto il mondo (Momo Diamè centrocampista senegalese, Marcelo Moreno buon attaccante boliviano e Jason Scotland da...Trinidad & Tobago!), ma anche un paio di sconfitte che fanno tremare la panchina di Martinez: 9-1 in casa del Tottenham e 8-0 in casa del Chelsea di Ancelotti.
Domanda: secondo voi dove potrà giocare un portiere che viene dall'Oman? Al Wigan, ovviamente! Ali Al Habsi è il (bravo) titolare della squadra che si salva all'ultima giornata (anche questa volta in trasferta, sul campo dello Stoke City) grazie ad un gol di Rodallega. Altro miracolo la stagione successiva (2011-12), quando per tirarsi fuori dalla zona retrocessione battono in poche giornate Liverpool, Manchester United, Arsenal e Newcastle.



Ah, il Wigan quest'anno è retrocesso. Però avendo vinto la FA Cup giocherà in Europa League il prossimo anno. Ma torneranno, statene certi, e comunque hanno guadagnato almeno un tifoso in più: io!

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