Cresciuto nelle giovanili della Lazio, dove non hanno mai creduto fino in fondo in lui, si trasferisce a Salerno, serie B, per una cifra (allora) record di 5 milioni di lire. Vincerà il titolo di capocannoniere e la Salernitana torna in serie A per la seconda volta nella sua storia. La stagione successiva Marco Di Vaio segna 12 reti ma la squadra campana non riesce a salvarsi. Per il giocatore però è il trampolino verso una grande carriera. Parma, Juventus, Valencia, Monaco, Genoa, prima dei quattro anni a Bologna, quando arriva 32enne e si pensa agli sgoccioli della carriera. Invece realizzerà altre 65 reti in 143 partite alla faccia di chi lo dava per finito e per la gioia dei tifosi e dei fanta-allenatori che puntavano fiduciosamente su di lui. Alla fine saranno 142 le reti in Italia (e 267 in carriera), come Pulici e Vieri. Finisce la carriera in Canada, al Montreal Impact, con un gol (ovviamente) e una standing ovation. A cui mi associo anche io.
Marco Di Vaio esulta per un gol, dietro di lui Salvatore Fresi |
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